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Arriva la proroga sull’avviso 2024 per i progetti di rilevanza nazionale del Terzo settore

È disponibile sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l’Avviso 2/2024, pubblicato con il decreto direttoriale n. 189 del 4 settembre. L’avviso regola le modalità di accesso ai fondi destinati agli enti del Terzo Settore, previsti nell’Atto di indirizzo 2024, per il finanziamento di attività di interesse generale in conformità al codice del Terzo Settore (art. 72 del decreto legislativo n. 117 del 2017). In particolare, l’Avviso si riferisce a iniziative e progetti di rilevanza nazionale, per un totale di 22.770.000 euro. Di questi, 19.950.000 euro sono stanziati ai sensi dell’art. 72 del Codice del Terzo Settore, mentre 2.820.000 euro sono previsti dall’art. 73, da destinare a organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo Settore.

La scadenza per la presentazione delle domande, originariamente fissata per il 22 ottobre, è stata prorogata al 24 ottobre, in risposta al notevole volume di richieste di assistenza tecnica ricevute dal servizio help desk della piattaforma dedicata.

Le proposte progettuali di rilevanza nazionale devono essere presentate da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo Settore iscritte nel Registro Unico del Terzo Settore, singolarmente o in partenariato, anche tramite reti associative. Possono partecipare anche le fondazioni iscritte all’anagrafe delle Onlus. I progetti dovranno coinvolgere attività in almeno 10 regioni (inclusi i territori delle Province autonome di Trento e Bolzano). La durata minima delle proposte progettuali deve essere di 12 mesi, mentre la durata massima non deve superare i 18 mesi.

Si ricorda che il finanziamento ministeriale per ciascuna iniziativa o progetto non può essere inferiore a 250.000 euro né superare i 600.000 euro. Il Ministero coprirà fino all’80% del costo complessivo per i progetti presentati da organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale, anche in partenariato, mentre per le fondazioni del Terzo Settore la copertura sarà del 50%. La quota restante dovrà essere coperta dai soggetti proponenti, che potranno anche attingere a eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da terzi.

È inoltre consentito il coinvolgimento di enti pubblici o privati esterni al Terzo Settore, purché il loro contributo sia offerto a titolo gratuito, con relativa attestazione.